Analizzando i dati sulla ripartizione delle varie tipologie di clientela nei diversi tipi di alloggio si può constatare come siano le coppie e le famiglie le categorie maggiormente interessate a soggiornare in B&B e simili.
Coppie: sono un segmento importante per tutte e tre le tipologie di attività, poiché le camere sono generalmente matrimoniali e studiate apposta per le esigenze di una coppia. Hanno un’età che solitamente oscilla tra i 25 e i 50 anni. Normalmente questo genere di clienti sono attenti a pulizia ed ordine dei locali, e apprezza molto l’indipendenza della struttura.
La categoria delle “coppie” è una clientela generalmente fedele, che ama ritornare nei posti dove si è trovata bene.
Famiglie: una famiglia, soprattutto se numerosa, è molto interessata ad affittare anche per un lungo periodo, una casa con più stanze, per trascorrere le vacanze in comodità e autonomia senza avere il timore di disturbare eventuali vicini di camera. Secondi come gradimento ci sono i bed and breakfast, a condizione che vi siano nell’offerta menù per bambini o un servizio di baby sitter affinché i rispettivi genitori possano trascorrere qualche ora in libertà.
Gruppi e giovani: segmento composto da giovani tra i 18 e i 26 anni. Ideale per loro è l’appartamento, con flessibilità di orari, molte camere a disposizione e un servizio transfer da e per la stazione, dal momento che molte volte sono viaggiatore in treno. Generalmente il B&B è poco adatto a questa tipologia di viaggiatori per evidenti problemi legati al ridotto numero di camere a disposizione.
Trasfertisti: fascia di clientela meno attenta al prezzo dal momento che le trasferte sono, in molti casi, rimborsate dalle aziende. Il trasfertista è però esigente per quanto riguarda la qualità del servizio offerto. Fondamentale è una connessione Wi-Fi ed eventualmente una postazione computer completa di stampante. Un B&B/affittacamere può inoltre offrire al trasfertista la consumazione di pasti caldi e casalinghi.
Tour operator e agenzie: anche se il cliente finale è pur sempre il turista in questo caso il target di riferimento sono le strutture di incoming e di promozione turistica che consentono di raggiungere bacini di utenza potenzialmente molto ampi. È consigliabile prevedere diverse iniziative per cercare di conquistare e successivamente fidelizzare, questo segmento di mercato, producendo materiale promozionale da distribuire, apparire su cataloghi e pubblicazioni specifiche.
È un sistema di posta elettronica dotato di particolari sistemi di sicurezza e certificazione. L’e-mail inviata con questo sistema ha valore legale pari a quello di una raccomandata con ricevuta di ritorno. Per attivare la casella Pec è possibile rivolgersi ad uno degli internet provider che offrono questo servizio come ad esempio Aruba o Legalmail. Essi forniscono al mittente una ricevuta di accettazione del messaggio e una ricevuta di consegna per ogni casella Pec di destinazione. Queste certificazioni, firmate elettronicamente dai gestori, danno valore legale al messaggio garantendo integrità della trasmissione e autenticità della casella del mittente oltre a data e ora esatta di invio e consegna. Con il sistema di Comunicazione Unica è necessario avere un indirizzo Pec dove ricevere tutte le comunicazioni dei vari enti preposti, descritti qui di seguito.
Consiste nella trasmissione di un’unica pratica che contiene le istanze di avvio dell’impresa finalizzate agli adempimenti verso vari enti. Grazie al coordinamento tra questi ultimi ComUnica permette, rispetto al passato in cui si richiedeva all’imprenditore di presentare comunicazioni separate, l’invio di di una sola comunicazione presso la Camera di Commercio che costituisce titolo per l’immediato avvio dell’attività, se esistono i presupposti di legge. L’imprenditore infatti può subito iniziare, non vigendo più il periodo dei 30 giorni. Entro 5 giorni il Registro delle Imprese verifica che vi siano tutti i presupposti.
La Comunicazione Unica si compone dei seguenti file:
Modello per il Registro delle Imprese;
Modello per l’INPS;
Modello per l’INAIL;
Eventuale SCIA per il SUAP.
Dichiarazione che permette di iniziare subito l’attività con una autocertificazione riguardo al rispetto dei requisiti igienico-sanitari dei locali e alla conformità dei locali ai requisiti urbanistici. In questo modo il controllo a carico dei diversi enti (es. Asl) non consiste più in una verifica preventiva su attività non ancora avviate, ma diventa un controllo successivo su attività già in esercizio. In base al D.P.R. 160 del 2010 la Scia deve essere inoltrata esclusivamente in modalità telematica. Dalla data di invio della Scia l’attività può essere avviata. Il SUAP che riceve la SCIA effettua un controllo formale della pratica per individuare eventuali dati o allegati mancanti. Le Scia complete e compilate in maniera corretta vengono inoltrate dal Suap ai diversi enti competenti i quali devono accertare entro 60 giorni dal ricevimento la correttezza e completezza della documentazione. Decorsi i 60 giorni vale la regola del silenzio-assenso.
Ogni impresa è soggetta a registrazione nel Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio territorialmente competente. Le notizie relative all’impresa verranno inserite nel Repertorio Economico e Amministrativo (REA) dell’impresa, l’archivio dati che raccoglie notizie di tipo amministrativo ed economico sulle imprese. All’atto dell’apertura di una nuova impresa o di una unità locale è obbligatorio pagare un diritto annuale di iscrizione al Registro delle Imprese. Gli importi variano in funzione della forma giuridica che si sceglie di dare all’attività.
Il numero di Partita Iva assegnato al contribuente ha validità su tutto il territorio nazionale e rimane invariato per tutto il periodo in cui si svolge l’attività. La partita Iva deve essere registrata sulle ricevute, fatture e sulle denunce dei redditi. L’attribuzione è gratuita salvo i diritti di segreteria dell’Agenzia delle Entrate.
Sono soggetti all’assicurazione sociale obbligatoria oltre al titolare dell’attività anche tutti i lavoratori dipendenti. La domanda di iscrizione all’Inps è permanente e non necessita di rinnovi, deve essere inviata tramite la ComUnica. Una volta iscritti, i datori di lavoro e i dipendenti sono chiamati annualmente al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali.
L’Inail è un ente pubblico non territoriale proposto dalla legge alla gestione dell’assicurazione obbligatoria dei lavoratori contro i rischi di infortunio per cause di lavoro e contro i rischi di malattie professionali contratte nello svolgimento di determinate lavorazioni. La richiesta di apertura della posizione Inail avviene anch’essa tramite la ComUnica. Il premio annuale dovuto all’impresa per ogni lavoratore viene calcolato sulla base della retribuzione e dell’individuazione della classe di rischio della lavorazione. Il mancato pagamento costituisce reato ed è perseguibile penalmente. A carico del datore di lavoro sussiste anche l’obbligo di comunicare avvio, proroga, trasformazione e cessazione di ogni rapporto di lavoro.
Ai sensi della L 135/2001 “Legge quadro sul turismo” tutte le strutture ricettive sono soggette a classificazione. Le caratteristiche che vengono prese in considerazione possono essere per esempio la grandezza della struttura e la sua capacità ricettiva, il rapporto tra servizi igienici e numero degli ospiti, l’estensione degli spazi comuni, ecc. La richiesta di classificazione deve essere presentata alla Provincia competente. Sarà necessario di norma allegare planimetria dell’intero complesso ove siano visibili la ricettività massima che si intende conseguire e le caratteristiche distributive interne. In base alla documentazione presentata e ad eventuali sopralluoghi viene decisa una classificazione della struttura, che ha durata di cinque anni, a meno che non si verifichino nel frattempo cambiamenti nella qualità del servizio offerto che portino ad una nuova classificazione sia migliorativa che peggiorativa. Dalla richiesta i tempi sono di 40 giorni per l’extralberghiero e di 60 per l’alberghiero. Essendo i requisiti per la classificazione stabiliti dalla Provincia, consigliamo di verificare il regolamento vigente sul territorio dove andrà situata l’attività.
Il giorno successivo a quello del rilascio dell’autorizzazione o contestualmente alla Dichiarazione di Inizio Attività, nel caso di strutture ricettive extralberghiere, l’imprenditore deve comunicare alla Provincia i prezzi massimi e minimi che intende applicare. Tale comunicazione deve essere fatta tramite appositi moduli stabiliti dalle singole Regioni. La comunicazione ha validità annuale. La tabella dei prezzi approvata deve essere obbligatoriamente affissa in modo ben visibile nei luoghi di ricevimento degli ospiti.
È obbligatoria l’adozione di questi principi per tutte quelle attività del settore alimentare che si occupano di produzione, preparazione, confezionamento e somministrazione di alimenti. Si tratta in definitiva di un manuale di autocontrollo dell’igiene degli alimenti, con lo scopo di evidenziare i potenziali punti critici e prevedere precise procedure per monitorare la temperatura di conservazione, cottura, ecc. Il responsabile dell’impresa ha il dovere di individuare tutte le fasi che nella propria attività possono essere critiche, decidere che misure adottare, applicare procedure di controllo e sorveglianza. Se i soggetti di vigilanza riscontrano irregolarità nell’igiene degli alimenti o dell’ambiente, le pene previste possono andare da sanzioni amministrative fino alla chiusura dell’attività.
Solo per dovere di completezza segnaliamo che i B&B, affittacamere e appartamenti turistici in genere non rientrano nelle attività soggette. Sono infatti soggette al rispetto della normativa (D.M. 16/02/1982) le strutture con più di 25 posti letto.
L’impresa che intende installare insegna o cartelli segnaletici lungo la strada deve richiedere una specifica autorizzazione come stabilito dal Codice della Strada (285/92). La collocazione lungo le strade è soggetta ad autorizzazione da parte dell’ente proprietario della strada (Anas per la Statale, Regione, Provincia, Comune). Nei centri abitati è il Comune ad autorizzare, salvo nulla osta degli enti. Lo stesso Comune ha facoltà di decidere dimensioni, caratteristiche e ubicazione dei mezzi pubblicitari. Per richiedere l’autorizzazione all’interno di un centro abitato occorre presentare al Comune domanda in carta da bollo. La documentazione richiesta varia da Comune a Comune, ma si tratta generalmente di elaborati progettuali, relazioni, autodichiarazione sui requisiti strutturali dei manufatti e eventuale documentazione fotografica. I tempi di rilascio dell’autorizzazione si aggirano intorno ai 60 giorni.
Se nei locali scelti per l’avvio dell’attività non vengono realizzati importanti lavori di ristrutturazione, ampliamento o mutamento di destinazione d’uso rimane valido il certificato di agibilità che deve essere già in possesso dei proprietari dei locali. In caso contrario è necessario verificare con un tecnico se serve un nuovo certificato di agibilità. La richiesta deve essere inoltrata al Comune in cui è ubicato l’immobile entro 15 giorni dall’ultimazione dei lavori. Tale certificato essenzialmente attesta che sussistono le condizioni di igiene e salubrità dei locali, quali proporzioni minime di stanze e finestre, oltre che i requisiti di sicurezza statica dell’edificio e risparmio energetico degli impianti installati.
È la tassa sui rifiuti a carico di chi occupa l’immobile. Si paga su locali e aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti urbani. L’importo al mq è stabilito da ogni comune in base alla superficie e al tipo di attività svolta.
Nuova imposta sui servizi indivisibili offerti dai Comuni quali illuminazione pubblica, manutenzione delle strade, verde pubblico. Imposta a carico sia dei proprietari che dei conduttori che abbiano un contratto di affitto superiore ai 6 mesi. La Tasi si calcola partendo dalla rendita catastale rivalutata del 5% o moltiplicata per un coefficiente che varia in base al tipo di immobile.
Se si desidera diffondere “musica d’ambiente” all’interno della propria attività, che sia un negozio o un pubblico esercizio, oppure si vuole mettere a disposizione dei clienti un apparecchio televisivo è necessario pagare i diritti d’autore alla Società Italiana Autori ed Editori Siae. Le tariffe variano a seconda della categoria del locale, della capienza, della struttura che si intende utilizzare e, nel caso di musica dal vivo, del numero di consumatori rilevato in base alle dichiarazioni d’incasso.
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